Come fare l’idromele

Come fare in casa l’idromele.

L’idromele (o mead in inglese) è conosciuto anche come  “la bevanda degli dei”: nient’altro è che la fermentazione del miele.

Ispirato da alcuni game e avendo l’attrezzatura in casa per via della produzione di birra, ho deciso di provare.
In rete si trovano tantissime ricette e personalizzazioni, io ho optato per la più semplice e forse la più classica, composta solo da acqua, miele, succo di limone e lievito.

Materiale necessario per circa 5 litri: 

Come fare l'idromele

  • 3 litri d’acqua
  • 2 kg di miele millefiori
  • il succo di due limoni
  • 5g di lievito (1g x litro)

Il lievito: avendo una temperatura bassa in casa e avendo la cella di fermentazione occupata da una produzione di birra belga, ho optato per il Nottingham ale lievito per birra a bassa temperatura 12°-21°.

A fine articolo vi indico alcune varianti (lievito di birra in panetto, lievito per vini bianchi).

Procedimento.

Come fare l'idromeleCome fare l'idromele

Per rendere maggiormente fluido il miele l’ho lasciato a bagnomaria in acqua calda per circa 5-7 minuti.

In un’altra pentola ho scaldato 3litri d’acqua a circa 90°, dopodiché ho aggiungo il miele e ho lasciato sobbollire sui 90° per circa 5 minuti, in modo da sanificare e uccidere gli eventuali lieviti selvaggi e batteri.

Successivamente ho raffreddato il tutto a bagnomaria fino alla temperatura di circa 23-24 gradi e ho versato il composto in una damigiana da 5litri, precedentemente sanificata.
Ho aggiunto il succo di limone e il lievito, precedentemente reidratato (circa 5 grammi = mezza bustina) in poca acqua tiepida (24° gradi).

Avendo a disposizione un tappo per damigiana e un gorgogliatore, ho chiuso ermeticamente il tutto e messo a fermentare. Se non avete il gorgogliatore va benissimo chiudere il tutto con una garza  e un elastico: l’importante è far fuoriuscire l’anidride carbonica che si produce durante la fermentazione evitando l’ingresso di polvere ed insetti.

Come fare l'idromele

Fermentazione e imbottigliamento.

Lasciare fermentare a temperatura di lavoro lieviti (nel mio caso 12°-21°) per almeno 3 settimane, poi effettuare un travaso in un’altra damigiana sanificata, facendo attenzione a non travasare anche i depositi.
Trascorse altre 2 settimana noterete un calo nella fermentazione, se tutto sta procedente nel verso giusto ci sarà del nuovo deposito e noterete l’idromele diventare sempre più limpido.
Ci siamo quasi, aspettate un’altra settimana ed effettuate un ulteriore travaso.

Non appena noterete la scomparsa apparente della fermentazione, quindi gorgogliatore fermo liquido limpido senza bollicine, ulteriore feccia sul fondo, procedete con l’imbottigliamento.
(Consiglio  tappate le bottiglie con tappi di sughero, se non li avete procedete con quelli a corona ma ogni mese (almeno i primi mesi) stappate fate sfiatare e ritappate.

Come scritto prima la fermentazione si ferma solo apparentemente in realtà continua quindi i primi mesi c’e’ sempre un minimo rischio di rifermentazione in bottiglia.

Per limitare la rifermentazione disponete le bottiglie al fresco in modo da limitare la vitalità dei lieviti.

Maturazione.

A questo punto non ci resta che aspettare: più tempo si lascia maturare, più il prodotto sarà buono (tempo minimo 3 mesi, consigliato 1 anno).

 Tipi di lieviti.

Io ho usato quel lievito particolare in quanto avevo delle temperature basse in casa, ma in linea di massima i lieviti utilizzabili sono:

  • lievito di birra (gradazione finale circa 7°/8°, temperatura di lavoro 18-24°, gusto finale medio dolce)
  • lievito per birra tipo lager (gradazione finale circa 9°/10°, temperatura di lavoro 12°-21°, gusto finale medio dolce)
  • lievito per Champagne (gradazione finale  circa 14°/16°, temperatura di lavoro vedere istruzioni lievito, gusto  tendente al secco)
  • lievito per vino Chardonay (gradazione finale circa 13°/14°, temperatura di lavoro vedere istruizioni lievito, gusto tendente al secco)

Io ho provato solo con il lievito indicato in ricetta: le altre info le ho prese da vari forum e articoli On-Line. Segnalo per l’ottima spiegazione l’articolo pubblicato su Maxbeer al seguente link: http://www.maxbeer.org/ita/idromele.htm

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